La formazione professionale in Italia e in Europa: un ritorno necessario
Negli ultimi anni, in Italia e in tutta Europa, la formazione professionale è tornata al centro dell’attenzione. Non solo perché la disoccupazione giovanile resta una sfida aperta, ma anche perché il mercato del lavoro sta cambiando velocemente, e con esso le competenze richieste.
Molti ragazzi e ragazze, finito il percorso scolastico o universitario, si trovano davanti a una realtà poco chiara: titoli di studio non valorizzati, richieste delle aziende difficili da interpretare, percorsi poco pratici. È in questo scenario che cresce l’interesse verso i corsi che uniscono formazione e esperienza concreta in azienda.
Secondo un’indagine recente, sono sempre di più i giovani che chiedono corsi professionalizzanti, in grado di offrire competenze pratiche e reali sbocchi occupazionali. Il mondo del lavoro è affamato di figure tecniche, IT, digitali… ma spesso non le trova. Allo stesso tempo, tanti giovani cercano lavoro senza sentirsi davvero preparati. È il cosiddetto mismatch, il disallineamento tra offerta e domanda di competenze.
Il problema: giovani senza lavoro e lavori senza giovani
Il paradosso italiano è evidente: la disoccupazione giovanile supera il 20%, ma migliaia di aziende non trovano candidati per ruoli tecnici, IT e digitali. Secondo il report Euricse 2024, il turnover giovanile nel settore educativo-sociale ha raggiunto, nel 2022, il 35,8%, un dato preoccupante che riflette insoddisfazione, precarietà contrattuale e scarse prospettive di crescita.
Anche nei settori educativi e del sociale il turnover giovanile è altissimo. Oltre un giovane su tre lascia il lavoro entro l’anno. Le motivazioni? In molti casi mancano prospettive, riconoscimenti e percorsi di crescita. Ma c’è anche chi non si sente semplicemente “pronto” a ricoprire quel ruolo. Eppure, come evidenzia lo stesso studio, molti giovani vedono nella formazione pratica un’opportunità concreta per entrare nel mondo del lavoro o migliorare la propria posizione.
Il contesto: nuove sfide, nuovi modelli
Anche sul fronte del welfare, si avverte la necessità di un approccio generativo e responsabile, che investa sulla formazione come strumento di coesione sociale, crescita individuale e risposta alle crisi (sanitarie, economiche, digitali).
Formare oggi significa preparare cittadini consapevoli, ma anche lavoratori capaci di adattarsi, innovare e contribuire attivamente allo sviluppo del proprio contesto. Si tratta di creare competenze, sì, ma anche di trasmettere valori come la collaborazione, la responsabilità e il senso del fare parte di una comunità.
È proprio in questa prospettiva che la formazione professionale assume un ruolo chiave: diventa il punto di incontro tra le esigenze delle persone e quelle delle aziende, tra crescita individuale e sviluppo collettivo, tra presente e futuro.
La risposta di Pipeline: Academy per nuove competenze digitali
Proprio per rispondere a queste esigenze, è nata Pipeline IT Academy: un’iniziativa rivolta a giovani, neodiplomati, neolaureati o persone in cerca di una nuova opportunità professionale. L’obiettivo? Creare un ponte tra formazione e lavoro, offrendo percorsi accessibili, mirati e con un forte legame con le aziende del settore.
Oggi Pipeline IT Academy propone percorsi formativi intensivi, con possibilità di accedere a finanziamenti e bandi regionali.
I corsi hanno una durata variabile (da 1 a 4 settimane), sono tenuti da trainer certificati, e si svolgono in modalità ibrida, per venire incontro alle esigenze di chi studia o lavora. I temi affrontati sono tra i più richiesti nel mondo del lavoro:
- Cybersecurity
- Intelligenza Artificiale
- Data Analysis
- Cloud Computing
- Sviluppo Software
Ogni percorso è pensato per fornire non solo conoscenze, ma competenze realmente spendibili, grazie a esercitazioni pratiche, laboratori e simulazioni.
Un’opportunità per ripartire (davvero)
La formazione professionale non è un ripiego. È un modo per scegliere con consapevolezza. Per costruire il proprio futuro su basi solide, con strumenti aggiornati e concreti. È anche una risorsa per le aziende, che oggi più che mai hanno bisogno di persone formate, flessibili e capaci di affrontare le sfide del presente.
Pipeline IT Academy nasce proprio per questo: per colmare un vuoto, creare opportunità e facilitare l’incontro tra chi vuole imparare e chi ha bisogno di talento.
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Domande Frequenti (FAQ)
Cos’è esattamente la formazione professionale?
La formazione professionale è un percorso educativo che ha l’obiettivo di sviluppare competenze pratiche e specifiche per un determinato mestiere o settore. A differenza di corsi più teorici, questi percorsi puntano a preparare concretamente all’ingresso nel mondo del lavoro, spesso integrando stage o esperienze dirette in azienda.
La formazione professionale è adatta solo a chi non vuole andare all’università?
Assolutamente no. È adatta a chiunque voglia acquisire competenze pratiche, indipendentemente dal proprio percorso scolastico. Sempre più spesso, anche laureati scelgono percorsi professionalizzanti per rendere più competitivo il proprio profilo o per cambiare direzione lavorativa.
Cos’è Pipeline IT Academy e a chi si rivolge?
Pipeline IT Academy è un’iniziativa di Pipeline Formazione e Consulenza nata per favorire l’inserimento lavorativo di giovani e professionisti in transizione. È rivolta in particolare a neodiplomati, neolaureati e disoccupati/inoccupati che vogliono specializzarsi in ambito IT e digitale.
Serve avere competenze tecniche per partecipare ai percorsi?
Dipende. Alcuni percorsi sono pensati per chi parte da zero, altri invece richiedono una conoscenza pregressa o almeno una forte motivazione a imparare rapidamente. In ogni caso, durante la fase di candidatura, il team dell’Academy valuta insieme a te il corso più adatto al tuo profilo.