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Cloud, edge computing, hybrid cloud. Qual è la scelta migliore per le piccole e media aziende?

HPE server Azure Stack

In breve

Nella tecnologia, così come nella vita, è una questione di equilibrio. Nel recente passato, ogni azienda che volesse elaborare in autonomia grandi...

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HPE server Azure Stack

Dai mainframe alla nascita del cloud, l’evoluzione tecnologica e le alternative più recenti per le aziende spiegate in parole semplici. Un articolo per chi vuole saperne di più e prendere decisioni strategiche.

Nella tecnologia, così come nella vita, è una questione di equilibrio. Nel recente passato, ogni azienda che volesse elaborare in autonomia grandi quantità di dati, doveva avere un centro di calcolo con all’interno pesanti – e costosi – computer mainframe, cioè macchine dedicate di grande potenza di elaborazione, distribuita in modo centralizzato.

Con l’avvento di Internet, ai mainframe si sono affiancati i server, computer spesso montati su rastrelliere (rack) in stanze climatizzate, con dimensioni e prestazioni ridotte rispetto ai mainframe. I server elaborano i dati per l’interscambio di comunicazioni attraverso il World Wide Web e li distribuiscono verso i computer riceventi (client) connessi alla rete aziendale.

Come è nato il cloud e perché è importante

La necessità di far fronte all’enorme numero di richieste di informazioni provenienti da tutto il mondo ha richiesto lo sviluppo di enormi data center da parte di aziende come, ad esempio, Google. Una risposta industriale che ha permesso di accumulare esperienza non più solo nella trasmissione dei dati, ma anche nella loro elaborazione su larga scala.

Con il rafforzamento dell’infrastruttura di Internet e l’aumento delle velocità di trasmissione dei dati, ci si è resi conto che oltre ai classici contenuti interattivi era ormai possibile fornire veri e propri servizi di elaborazione on demand. Oggi infatti è possibile ricevere i risultati specifici di attività aziendali elaborati da computer che stanno in un datacenter a migliaia di km di distanza.

Tutta la capacità di calcolo necessaria, scalabile per le piccole e medie aziende

Il cloud nasce proprio dall’unione tra la capacità di elaborazione dei grandi datacenter e la velocità di trasmissione di internet. Grazie al cloud, oggi ogni azienda ha la possibilità di elaborare dati e sviluppare nuovi servizi usando infrastrutture di aziende esterne, pagandole in modalità “pay per use”, cioè in base all’utilizzo in termini di tempo, di tipo di servizio e di banda usata.

Il cloud permette di risparmiare i costi di acquisto, installazione e manutenzione di datacenter interni trasformando di fatto il costo dell’infrastruttura in un costo di servizio (IaaS – Infrastructure as a Service). Se si tratta di impostare database, servizi, storage, documentazione o altro su un servizio cloud, i tempi sono rapidissimi ed è possibile personalizzare le caratteristiche.

I limiti del cloud, l’edge computing e l’hybrid cloud

Una volta che i pionieri del cloud hanno iniziato a vendere servizi on demand su larga scala, sono emerse però alcune criticità. Una di queste è il tempo di latenza. Quando è necessario elaborare una grande quantità di dati comunicando con server molto lontani, la differenza in termini di tempo e di carico si fa sentire. Ecco allora la soluzione: l’edge computing.

Potremmo tradurre la parola edge computing con “elaborazione al margine” (fonte: wiki), una modalità dove l’azienda sfrutta i propri server interni per fare una prima elaborazione dei dati, riducendo il carico di informazioni da inviare ai server in cloud. Avvicinare la fonte dei dati e l’elaborazione permette la riduzione del tempo di latenza e un risparmio di banda.

Questo significa che, in determinati casi, la scelta di acquistare server e macchine locali per l’elaborazione dati potrebbe rivelarsi vincente rispetto a una soluzione interamente cloud. Ci troveremmo quindi in uno scenario di cloud ibrido, o Hybrid Cloud, dove l’elaborazione dati viene ripartita tra server aziendali e cloud pubblici come Microsoft Azure.

I server HPE e la creazione di un ambiente tecnologico uniforme con Azure Stack

Oltre alla possibilità di edge computing, un altro vantaggio delle soluzioni hybrid cloud, che integrano risorse hardware locali e server in cloud, è quello di utilizzare i server aziendali sfruttandone le prestazioni fino a fine vita e demandando al cloud solo i lavori più pesanti. Una soluzione integrata che fa risparmiare sui costi.

In questo scenario, nei nostri progetti consigliamo il montaggio e l’utilizzo di macchine HPE, che si integrano in modo eccellente con i servizi cloud di Microsoft Azure, compreso Azure Stack. Azure Stack è un’estensione di Azure che permette di eseguire servizi Azure direttamente all’interno del data center aziendale, creando di fatto un’uniformità tecnologica.

Un approccio mirato alle reali necessità dell’azienda

Dopo questa rapida digressione, la scelta migliore per le PMI non è quindi focalizzarsi a priori su una tecnologia specifica, ma scegliere un partner in grado di tradurre le esigenze operative in progetti organici e coerenti. I nostri tecnici hanno da sempre un approccio aperto e, se sono necessari nuovi server, si affidano a un produttore internazionale di altissimo livello: HPE.

Che si tratti di servizi cloud, edge computing o hybrid cloud, il nostro obiettivo è quello di rendere efficienti le aziende dal punto di vista dell’infrastruttura digitale. Un compito che richiede alta formazione tecnica, ascolto del cliente e capacità di progettazione. Se siete interessati, contattate i nostri esperti e valuteremo le alternative tecniche per il vostro futuro.

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