Tecnologia in ginocchio a causa della mancanza dei materiali
Prima di parlare della mancanza dei materiali è necessario capire come ci siamo arrivati…
Il periodo di pandemia ha portato molte svolte nella nostra quotidianità. A causa del Covid-19 si sono presentate problematiche sull’aspetto psico-fisico che gravano contro il benessere sociale ed economico di tutti i giorni.
Ma analizziamo bene cos’è e cosa sta succedendo…
La più grande epidemia virologica dell’ultimo secolo ha fatto definitivamente scoppiare una grande crisi economica la cui stabilità era già al pari di una bolla di sapone. Il decentramento continuo dell’egemonia economica tra USA e Cina è stato portato all’estremo proprio durante questo periodo. Il centro economico si è spostato sempre di più verso l’ambito tecnologico, campo che non era preparato a provvedere una richiesta così massiccia di tecnologie nel corso degli ultimi due anni.
A causa del problema sanitario, infatti, sempre più persone sono rimaste a casa per malattia o per impedire che il virus si diffondesse. Questa soluzione da un lato ha permesso lo sviluppo di una nuova modalità e tipologia di lavoro (smart working), dall’altra ha fatto sì che la richiesta di dispositivi elettronici incrementasse rendendo così il lavoro da casa effettivamente attuabile.
La crescente domanda è stata però ostacolata proprio dalla pandemia che, impedendo il lavoro in sede, ha bloccato moltissime aziende facendo sì che ci ritrovassimo oggi in difetto di produzione di almeno un anno.
Una delle grandi protagoniste di questo periodo è proprio la Cina. Questo paese mantiene infatti una sorta di dominio (detenuto in precedenza dall’America) sul mercato delle tecnologie, poiché maggiore produttrice di chip e semiconduttori (materiali semi-metallici necessari per la fabbricazione e produzione dei chip).
Una buona soluzione!
Chi sono i soggetti dello shortage delle materie prime?
Nonostante alcuni pensino che i chip siano solo all’interno di tecnologie “portatili” (telefoni, computer, tablet ecc.), sono in realtà fondamentali per moltissime tecnologie. Possiamo banalmente pensare alle consolle di gioco mai arrivate (come la Playstation 5) o alle schede video per i computer (ormai praticamente introvabili) o ancora ai nuovi modelli di automobili che sarebbero dovuti uscire, ma di cui ancora non si ha traccia.
Possiamo di fatti notare come, negli ultimi tempi, il mercato dell’usato stia da una parte avendo un boom di crescita proprio grazie allo shortage di materie prime, e dall’altra stia diventando sempre meno accessibile proprio a causa della mancanza dei nuovi prodotti. È proprio a causa di questa recessione che l’usato sta acquisendo sempre più valore, iniziando a costare anche il doppio di un prodotto nuovo.
Nonostante l’effettiva problematica economica, il compratore si sta rivolgendo sempre di più verso il mondo dell’usato soprattutto per avere una maggiore sicurezza nell’arrivo del prodotto. Nessuno sa ancora quando e come verrà risolta la questione dello shortage, ovvero di questa preoccupante mancanza di materiali.
La guerra tra Russia e Ucraina c’entra qualcosa?
Lo scatenarsi della guerra tra Russia e Ucraina ha purtroppo causato varie problematiche:
- Trasporti;
- Gas;
- Materie prime.
La mancanza dei materiali è il soggetto della nostra argomentazione. L’Ucraina è di fatti la maggior esportatrice di gas neon, sostanza fondamentale poiché utilizzata per scrivere sui wafer di silicio dai quali vengono prodotti i chip. L’assenza di esportazione di questo elemento sta ulteriormente ostacolando la ripresa di questo settore.
Ma qual è stato il vero problema?
Gli USA hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella creazione di software e chip, ma via via (a causa dei costi minori), hanno spostato la maggior parte delle fabbriche di produzione e assembramento dei microcircuiti in Cina (fase, per altro, più redditizia della produzione).
L’America spostando le fabs (fabbriche di produzione), in Oriente, probabilmente, non aveva tenuto conto che delocalizzando la manifattura, alla fine si sarebbe decentrato anche il potere economico.
Un ulteriore motivo di separazione tra le due grandi potenze è stato l’aumento del 25% dei dazi doganali da parte dell’America che nel frattempo faceva scorta di tutti i prodotti che arrivavano nel suo territorio. Questa decisione, presa dalla precedente amministrazione nel tentativo di ostacolare la potenza asiatica, ha in realtà sfavorito ulteriormente il mondo e l’economia occidentale. Questa disposizione sta danneggiando ancora di più la situazione odierna riguardante la mancanza dei materiali. Come abbiamo di fatti potuto vedere ormai la potenza cinese è così preponderante che non ha più bisogno di affidarsi all’Occidente, e in particolare agli USA, per poter sopravvivere.
Lasciate dormire la Cina, perché al suo risveglio il mondo tremerà.
– Napoleone Bonaparte 1816
Vi erano alcune opinioni nelle quali si diceva che lo shortage fosse dovuto al rallentamento degli USA nella creazione dei software (necessari per la produzione dei chip). Come abbiamo potuto notare però l’indipendenza cinese è così solida da non aver più bisogno che la parte dei software sia gestita dall’America.
Nel caso avessi altre domande, non esitare a chiedere!
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