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Un aiuto concreto agli IT Manager per migrare in cloud i sistemi aziendali

Migrare in cloud in sicurezza

In breve

Migrare i sistemi aziendali in cloud è come giocare una partita di Shangai. Oggi anche l’azienda più piccola ha una propria...

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Migrare in cloud in sicurezza

Migrare in cloud i sistemi aziendali è come giocare una partita di Shangai

Oggi anche l’azienda più piccola ha una propria infrastruttura IT. Ci sono computer fissi e portatili, server, driver di memoria condivisa, database SQL, fogli Excel, ecc. Una rete di cavi e strumenti fisici e virtuali che mantengono i dati di business dell’azienda.
Peccato che, negli anni, nelle realtà piccole e medie, non è più così chiaro quali strumenti siano vitaliquali da aggiornare e quali da buttare. Una situazione che somiglia a una partita di Shangai: prima di togliere anche un solo pezzo, bisogna capire le relazioni con gli altri.

Un supporto concreto per gli IT Manager e i sistemisti IT

Nelle aziende più piccole, dove il personale IT è ridotto a poche unità, non si ha il tempo di analizzare e mettere in pratica tutti i sette step necessari per migrare i dati in cloud in totale sicurezza. Proprio per questo è più che mai necessario avere un partner esperto esterno che dia supporto e che garantisca il buon risultato dell’operazione.

Il rischio infatti è che il sistemista IT o l’IT Manager debba prendere in autonomia decisioni sull’infrastruttura con un impatto diretto sul business. Una responsabilità che dovrebbe invece ricadere su un management informato che supporta e sostiene la scelta del cloud.

Il valore di un partner tecnico nelle fasi di analisi e migrazione

In queste situazioni il ricorso a un partner esterno di comprovata esperienza, può rivelarsi molto utile. Migrare in cloud porta i seguenti vantaggi:

  1. Più velocità del processo di analisi
  2. Individuazione delle criticità presenti e future
  3. Coinvolgimento del management
  4. Formazione dei tecnici in loco

I sette step necessari per migrare in cloud i sistemi aziendali

In questo articolo vengono analizzati gli step necessari ad una migrazione al cloud sicura, sia essa semplice (solo di alcuni servizi) o più complessa (servizi più eliminazione dell’infrastruttura hardware).

I 7 punti per una migrazione in cloud sicura

1. 

Obiettivi (requirements)

Gli obiettivi di solito sono posti dal management, o nei casi più virtuosi, da un team misto tra IT Manager, CFO e CEO. Possono essere di tipo economico (risparmio dei costi) oppure imprenditoriale (espansione delle capacità della rete o delle prestazioni dei server). L’importante è che vengano definiti in modo da guidare gli step tecnici successivi.

Obiettivi - requirements
Specifiche di scenario - business case

2.

Specifiche di scenario (business case)

Una volta aver appreso gli obiettivi di business dell’organizzazione bisogna identificare in base a questi gli asset vitali e il loro stato operativo. Ad esempio le necessità di uno studio di architettura, con tutti i dipendenti in smart working saranno differenti dalle necessità di un’azienda che si occupa di meccanica i cui dipendenti sono fisicamente in fabbrica. Il responsabile IT deve quindi in questa fase, fare un’inventario di tutto ciò che esiste e pianificare le azioni necessarie alla migrazione.

3.

Migrazione in cloud (migrations)

Questo è l’aspetto tecnico vero e proprio. Con la cernita degli strumenti IT attuali e degli obiettivi legati al passaggio in cloud, vengono effettuate le operazioni per disattivare e spostare gli asset esistenti. Un compito dei sistemisti IT e degli IT Manager, che deve essere allineato alla strategia aziendale, tenendo in considerazione anche possibili fermi macchina e tempi di migrazione.

Migrazione - migration
Test di funzionamento - testing

4.

Test di funzionamento (testing)

Dopo e durante il passaggio, è obbligatorio svolgere test di funzionamento, in modo da permettere ai collaboratori dei vari reparti di continuare il proprio lavoro senza preoccupazioni. In certi casi è giusto fare gioco di squadra, comunicando ai dipendenti le operazioni svolte in modo da avere un controllo incrociato più capillare e reagire tempestivamente in caso di anomalie.

5.

Implementazione (deployment)

Quando viene completato il passaggio in cloud (di un server, dei servizi di posta, di un database, di una macchina virtuale, ecc.) la fase di implementazione è la cosiddetta “messa a terra”. In questa fase vengono distribuiti a dipendenti e collaboratori le risorse migrate in cloud, con il necessario supporto e spiegazione.
Implementazione - Deployment
Flusso operativo - DevOps

6.

Flusso operativo (DevOps)

Per ottenere un buon risultato, è necessario che al termine della migrazione, ogni membro dell’azienda a conoscenza degli obiettivi, faccia nel suo piccolo un check. Questo processo di collaborazione interno viene più tecnicamente chiamato “flusso operativo” o DevOps!

7.

Miglioramento continuo (improve)

Una volta terminate le operazioni tecniche di migrazione e gestite le fasi di implementazione e flusso operativo, è importante fissare degli obiettivi di miglioramento continuo. Le piattaforme cloud infatti forniscono moltissimi dati utili a capire i margini di miglioramento a livello produttivo. Oltre a questo, il cloud ha una estrema flessibilità di utilizzo e impostazione di risorse per nuovi progetti. Perché non provarci?
Miglioramento continuo - Improve

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