Il ciclo di vita del prodotto (PLM) e le implicazioni nella gestione del packaging (artwork)
La genesi di un packaging è un processo che vede coinvolte anime molto diverse in Azienda e tutte devono collaborare nella gestazione del nuovo modo di proporre un prodotto sia questo legato alle esigenze di pura normativa che bisogni del marketing o della logica di produzione (linee e macchine).
Nel PLM questo processo è visto come critico avendo forti connotazioni GMP e regolatorie che vanno oltre l’aspetto del design o della cartotecnica e hanno impatti economici nella scelta e proposizione.
La valorizzazione del marchio è prevalente per distinguersi e per ridurre al massimo il rischio di copia contraffatta. Colori, stili ed elementi grafici, dimensioni e posizionamento dei Logos sono elementi che consentono al consumatore di riconoscere immediatamente il prodotto e la “family feelings”.
Nella soluzione Parcel PLM, parte della suite Parcel Solution Framework, viene gestito il processo di messa in uso del nuovo artwork o della nuova versione dello stesso gestendo le firme elettroniche e il processo stesso, ossia il progetto e il relativo Gantt, di ideazione, studio, coinvolgimento dei fornitori e approvazione finale. (Fig. 1)
Gli elementi del packaging sono identificati in modo univoco e legati al codice dell’articolo consentendo di ordinare il packaging giusto anche in presenza di versioni precedenti dello stesso.
La formula/ricetta riporta la versione del packaging da utilizzare in modo che le commesse di produzione siano correttamente definite.
La gestione del picking di magazzino sia ai fini della produzione che della vendita gestiscono il vincolo della versione del packaging per evitare movimentazioni e usi scorretti e limitare costi parassiti dovuti ad errate imputazioni di componenti.
Il ciclo di vita del packaging permette di definire il progetto di studio in modo automatico, consentendo di ricevere sul proprio dispositivo mobile la richiesta di visione e di firma. Consente inoltre di integrare le aggiunte ai disegni e progetti grafici e di visualizzarli via web protetto in modo da condividerla con le persone coinvolte sia all’interno dell’organizzazione che all’esterno (consulenti, fornitori)
In base al modello di utilizzo di Parcel PLM è possibile integrare le informazioni nel WMS (Gestione del magazzino), in modo che sui terminalini sia verificabile la versione e richiamabile la foto/disegno dell’artwork.
MOCA
Oltre a velocizzare in sicurezza il processo, ci sono aspetti regolatori, definiti con la sigla MOCA, che intervengono quando il confezionamento è a contatto con il prodotto ancor di più in caso di cosmetico “leave-on” o di nutraceutico.
MOCA è un insieme di vari elementi, il cui significato è “Materiali e gli Oggetti in Contatto con gli Alimenti”. Sono quindi considerabili MOCA, e come tali sottoposti alla normativa vigente bottiglie, flaconi, carta da incarto, pellicole di plastica, contenitori di plastica, pellicole, etichette a contatto con gli alimenti, imballaggi e quant’altro.


I materiali MOCA devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da:
- costituire un pericolo per la salute umana;
- comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari;
- comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.
Dal punto di vista pratico, la normativa agisce imponendo la conformità di composizione chimica per diversi materiali, limiti di migrazione specifici (LMS), verifica di conformità e limitazione agli usi consentiti.
La corretta applicazione della normativa MOCA deve tenere conto anche di tutte le fasi di lavorazione GMP che comprendono la tracciabilità, in modo da poter garantire che durante l’intero processo, dalla materia prima, al prodotto finito, fino allo stoccaggio, non intervengano mai comportamenti o elementi tali da inficiare la qualità del prodotto.
Anche in questa parte del processo di packaging (progetto, formalizzazione con il fornitore, approvvigionamento e utilizzo), Parcel PLM consente di tracciare le fasi di lavoro, identificare i fornitori e consentire la gestione delle specifiche di fornitura a livello GMP, utilizzare i test di ingresso e i test di sblocco quarantena (se applicabili) e la messa in uso del materiale stesso.
L’integrazione con il sistema di produzione consente poi di avvalersi dei controlli sul prodotto finiti sia in termini QC (AQL e campionatura militare) che di gestione del Batch Record o dell’electronic Batch Record.
Questa integrazione è possibile sempre con l’utilizzo del già citato Parcel Solution Framework.
A compendio della gestione degli artwork sono poi presenti gli elementi di controllo fornitori, gestione dei fornitori certificati, gestione degli audit.
Se non già presente in azienda, Parcel PLM è dotato di gestione della documentazione di qualità (SOP, Istruzioni Operative e Moduli), per consentire la lettura e diffusione elettronica delle informazioni ai diversi operatori.
Dott. Giuseppe Nocita
CFO Pipeline Srl