Come fare un giornale che parla di moto in smart working? Ce lo raccontano Federico Aliverti, Direttore Responsabile di Motociclismo e Francesco Forte, IT Manager di Edisport. Una lezione di adattamento e innovazione tra carta, asfalto e Microsoft Teams.
Motociclismo, fondata a Milano nel 1914, ha più di cento anni di storia. Una presenza costante che ha accompagnato i sogni, le glorie e la curiosità tecnica degli appassionati delle due ruote in Italia. Dal dopoguerra agli anni del boom, dagli anni 70 ad oggi, sfogliando le sue pagine si può ripercorrere la storia della società, del costume e dello sviluppo tecnologico di quel gioiello meccanico chiamato motocicletta.
Oggi Motociclismo è una delle riviste più blasonate della casa editrice Edisport, che annovera anche titoli come Men’s Health, per gli appassionati di fitness e lifestyle maschile, Runners, dedicato a chi ama correre, e tante altre. Edisport è un’azienda editoriale moderna che deve potersi adattare velocemente ai gusti dei propri lettori e alle tendenze della società.
Proprio per questo, il board di controllo di Edisport ha di recente avallato l’introduzione di strumenti di collaborazione digitale nelle redazioni. Un primo, importante passo verso un miglioramento del coordinamento tra giornalisti, redattori, grafici, impaginatori e la redazione allargata. Oltre che su buone relazioni tra colleghi, oggi la collaborazione è fondata sull’utilizzo efficiente di software come Teams.
Il progetto di sviluppo è quindi partito con i seguenti obiettivi, redatti insieme a Pipeline:
La prima fase ha riguardato la scelta della suite Microsoft 365 distribuita da Pipeline. Con l’acquisto delle licenze cloud è stato possibile registrare un account in cloud per ogni dipendente e collaboratore, con la possibilità di utilizzare online tutti i software della suite. Un’azione non invasiva, che ha però spostato il centro dell’attenzione dai dispositivi agli utenti con nome e cognome. Ecco i passaggi e i vantaggi:
Una rivoluzione silenziosa ma sostanziale, a cui si è aggiunto anche Microsoft Teams come hub di condivisione e collaborazione. Senza subire fermi macchina o tempi morti, tutti i dipendenti sono passati dal proprio computer sulla scrivania all’accesso di dati e connessione da ogni device disponibile.
Grazie a questa innovazione ora ogni collaboratore di Edisport può accedere al proprio spazio cloud e lavorare anche in mobilità. L’account ha sostituito il computer come centro del proprio lavoro, anche grazie al fatto che le applicazioni di office sono utilizzabili con versioni mobile e per tablet ottimizzate e praticamente identiche a quelle dei computer desktop.
Ad esempio, ora è possibile aprire un file con il proprio smartphone mentre si viaggia in treno, modificare alcuni dettagli, condividerlo subito con i colleghi e rientrare in redazione con il lavoro già completato. Un notevole risparmio di energie e una drastica riduzione dei tempi morti.
Anche le possibilità di modifica sono eccezionali, è possibile lavorare a un file in più persone contemporaneamente, perché Microsoft 365 permette di visualizzare i diversi “cursori” attivi indicando le iniziali di nome e cognome. Un nuovo approccio dedicato sull’utente che diventa un centro di lavoro nell’ambiente del tenant aziendale svincolato dalla propria scrivania e pc desktop.
Francesco Forte, IT Manager del gruppo e parte attiva nel progetto, ha commentato così la scelta di Edisport del passaggio al cloud:
“L’input dato dal board di Edisport all’azienda è stato chiaro e siamo molto soddisfatti della rapidità di analisi e supporto da parte di Pipeline. Il cambiamento è avvenuto sottotraccia, senza impattare sulle abitudini degli utenti, ma ci ha permesso di reagire rapidamente alla situazione di lockdown imposta dal Covid19. Grazie a Pipeline i giornalisti e gli altri ruoli hanno potuto continuare il loro lavoro.
Abbiamo fatto solo il primo passo verso questa rivoluzione e i risultati sono molto promettenti anche per sviluppi futuri. Stiamo già pensando infatti di riorganizzare in Microsoft Teams la struttura di cartelle e documenti interna, in modo da poter facilmente identificare chi può accedere, organizzare i gruppi di lavoro nelle varie redazioni e garantire a Motociclismo e alle altre testate del gruppo altri anni di successo.”
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