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Consulenza del lavoro e amministrazione del personale

Introdurre soluzioni AI in modo strutturato, evitando approcci frammentati o tecnocentrici

Microsoft Copilot, Microsoft Loop, Microsoft Teams, Microsoft Copilot Studio, SharePoint, Planner, To Do, Power Platform (ambito low-code)

Percorso formativo personalizzato su AI, collaborazione tramite Loop, utilizzo pratico di Copilot e sviluppo di agenti no-code

Maggiore consapevolezza sull’uso dell’AI, coinvolgimento attivo dei consulenti e proposte concrete di automazione pronte per lo sviluppo

Studio Cassone: innovazione AI guidata dalle persone

Studio Cassone, realtà all’avanguardia nella consulenza del lavoro, ha scelto di trasformare l’intelligenza artificiale in un acceleratore per consulenti e collaboratori, partendo proprio dal loro coinvolgimento diretto. Grazie a un percorso formativo su misura realizzato con Pipeline, il personale non tecnico è diventato protagonista e motore dell’innovazione: ha progettato automazioni intelligenti, immaginato nuovi agenti AI e contribuito concretamente all’evoluzione dei processi interni.

Presentiamo questo caso studio come esempio concreto ed efficace di introduzione dell’AI in azienda, delineando non solo il percorso formativo adottato, ma anche i pilastri su cui ogni organizzazione dovrebbe fondarsi per avviare un cambiamento sostenibile.

Indice

Profilo del cliente

Studio Cassone, fondato nel 1981, è una realtà specializzata in consulenza del lavoro e amministrazione del personale che nel tempo ha ampliato i servizi verso consulenza strategica HR, welfare, politiche retributive, relazioni sindacali e gestione del contenzioso. Conta circa 30 collaboratori, tra consulenti del lavoro e avvocati, organizzati in oltre 60 specializzazioni verticali.

Si distingue come contesto pionieristico nell’adozione della tecnologia. Infatti, da oltre vent’anni lo Studio investe in strumenti digitali: utilizza in modo estensivo Microsoft 365, SharePoint e soluzioni di Business Intelligence, supportato da una software house interna che sviluppa piattaforme e automazioni proprietarie integrate con l’ecosistema Microsoft.

La sfida: rendere l'AI un acceleratore per le persone

Con l’arrivo di Microsoft Copilot e delle nuove funzionalità AI in Teams e Loop, Studio Cassone ha colto un’opportunità: non “provare” uno strumento, ma abilitare un nuovo modo di lavorare. L’obiettivo era portare l’AI in azienda in modo strutturato e strategico, costruendo un percorso di adozione che coinvolgesse direttamente i professionisti e generasse valore nel loro lavoro quotidiano.

Le esigenze chiave:

  • Far crescere la consapevolezza e la cultura interna sull’Intelligenza Artificiale
  • Usare Loop e Copilot per ottimizzare collaborazione e documentazione
  • Dare ai consulenti la capacità di progettare agenti AI su casi d’uso specifici
  • Evitare approcci tecnocentrici o frammentati, puntando invece su una trasformazione sostenibile e condivisa.

La risposta: 11 mezze giornate per trasformare la curiosità in progettualità

Insieme a Pipeline, è stato progettato un percorso personalizzato dedicato a Microsoft Copilot, Loop e allo sviluppo di agenti in Teams, rivolto principalmente al personale operativo (consulenti e collaboratori di studio).

Il percorso ha combinato:

  • Overview strategica sull’intelligenza artificiale
    Cosa può fare davvero l’AI, quali strumenti usare e quali benefici aspettarsi.
  • Microsoft Teams & Loop per la collaborazione strutturata
    Come costruire spazi condivisi e dinamici con app, Planner, To Do e componenti Loop.
  • Copilot in pratica
    Come usarlo per semplificare attività ricorrenti, creare documenti, rispondere più rapidamente.
  • Dagli scenari agli agenti
    Come immaginare, prototipare e documentare un agente su misura, che attinga da SharePoint, raccolga richieste, automatizzi risposte.

Oltre alla formazione sugli strumenti, durante percorso si è sviluppato un vero e proprio laboratorio operativo. Man mano che il team prendeva confidenza con Copilot, l’interesse si è infatti naturalmente spostato verso le potenzialità degli agenti: non solo quelli predefiniti integrati nelle app, ma soprattutto quelli personalizzabili tramite Copilot Studio. I partecipanti sono stati messi nella condizione di ripensare le proprie attività quotidiane in chiave di automazione, cercando non solo di usare meglio gli strumenti, ma di immaginarne di nuovi.

I pilastri del successo: cosa ha fatto la differenza

1. Cultura e infrastruttura pronte ad accogliere l’AI

Studio Cassone ha affrontato l’introduzione dell’AI né come una minaccia né come una moda da rincorrere, bensì come un’evoluzione naturale di un percorso tecnologico già avviato da anni.

Investimenti costanti in formazione, adozione strutturata di Microsoft 365, piattaforme proprietarie integrate con SharePoint, attenzione alla governance e alla sicurezza: tutto questo ha creato un ecosistema maturo, pronto ad accogliere strumenti avanzati come Copilot e gli agenti AI.

“L’arrivo dell’AI sull’onda della moda ha fatto sì che molti consulenti si trovassero di fronte a ecosistemi informatici che erano dei veri colabrodo. Portare l’AI in azienda è stata spesso l’occasione per fare una radiografia dell’infrastruttura e sistemarne le fondamenta. Lo Studio Cassone è stato invece un caso quasi unico: il nostro intervento si è inserito in un contesto già molto avanzato rispetto alla media. L’infrastruttura era solida, moderna, pienamente sviluppata.”
Davide Acerbi, consulente Pipeline

Ciò ha permesso di lavorare fin da subito su scenari evoluti, senza dover prima colmare gap infrastrutturali.

2. Coinvolgimento diretto dei professionisti: approccio bottom-up che abilita le persone

L’innovazione è arrivata da esigenze concrete, dal basso, non imposta dall’alto. Questo ha significato meno carico per l’IT e più coinvolgimento per gli utenti, che si sono sentiti protagonisti nel processo di innovazione, in perfetta coerenza con la mentalità dello studio.

“Abbiamo creato uno schema per far emergere il valore delle idee dei collaboratori […] Non abbiamo solo insegnato uno strumento: in questo caso la formazione ha permesso a persone che non sono sviluppatori, né ingegneri, né Cloud architect, di potersi rendere autonomi nel pensiero relativo al proprio lavoro.”
Davide Acerbi, consulente Pipeline

3. Dialogo continuo tra chi è sul campo e chi gestisce la parte tecnica

Il progetto ha rafforzato un circolo virtuoso già presente in Studio Cassone:

  1. chi lavora sul campo identifica bisogni e opportunità,
  2. la formazione fornisce linguaggio, strumenti e metodo,
  3. l’ufficio tecnico valuta, consolida e implementa le soluzioni più efficaci.

Il coinvolgimento diretto degli utenti operativi non è stato solo un elemento utile, ma necessario: l’innovazione passa da chi lavora ogni giorno sul campo, non solo da chi la sviluppa. Altrimenti, senza coltivare la cultura anche nell’utilizzo, è come “aver fatto la Ferrari ma nessuno poi va a guidarla” (Giuseppe Cassone, titolare Studio Cassone).

In questo senso, la formazione ha contribuito a strutturare un dialogo continuo tra professionisti e IT, rendendo l’AI un alleato concreto nell’evoluzione dei processi e nelle dinamiche dello Studio.

4. Approccio incrementale e pragmatico

Il percorso è stato progettato per:

  • sperimentare in modo guidato
  • selezionare solo le idee davvero realizzabili, evitando soluzioni eccessivamente complesse o economicamente insostenibili
  • costruire una roadmap evolutiva.

Proprio come accade nell’acquisto di un macchinario, anche per l’AI deve esserci un rapporto chiaro tra investimento e ritorno. La formazione ha avuto anche questo obiettivo: aiutare i team a distinguere ciò che si può fare da ciò che conviene fare, evitando l’effetto moda e la tentazione di creare automazioni solo per “dire di averlo fatto”.

Risultati: consapevolezza, idee, progetti concreti

Al termine del percorso formativo:

  • è stata creata una base comune di competenze sull’AI in azienda, con licenze Copilot già operative e utilizzate in autonomia;
  • sono emersi 17 progetti di agenti e automazioni, documentati e instradati verso la software house interna per le fasi di sviluppo e test;
  • è aumentato in modo evidente l’engagement interno: i collaboratori si percepiscono parte attiva del cambiamento, non meri utilizzatori di strumenti decisi da altri;
  • infine, è stata definita una roadmap di evoluzione continua, con momenti dedicati di condivisione dei progetti e delle soluzioni sviluppate.

Riportiamo dunque due esempi relativi all’automazione di processi che, prima del percorso, venivano svolti attraverso attività ripetitive e a basso impatto.

ESEMPIO 1 - Centro Studi: generazione automatica di FAQ da normativa

Il Centro Studi ha proposto e progettato un Agent in grado di generare FAQ partendo da documenti normativi e di prassi, seguendo istruzioni e comportamenti definiti. Questo ha portato a contenuti di maggiore qualità e a un risparmio di tempo, permettendo alle risorse di dedicarsi ad attività più analitiche e di approfondimento.

ESEMPIO 2 - CIGO Maltempo: localizzazione automatica stazioni ARPA

Un secondo Agent è stato sviluppato per individuare automaticamente la stazione ARPA più vicina, sulla base di coordinate geografiche, con l’obiettivo di verificare i dati sulle precipitazioni utili per l’attivazione della CIGO per maltempo. In precedenza, questa attività veniva svolta manualmente ogni mese da una risorsa interna.

La voce dei protagonisti

Ad altre aziende, darei i consigli che do a me stesso: preparare le risorse, renderle attive e coinvolgerle, creando una nuova mentalità. Se non crei una nuova mentalità non vai da nessuna parte. Una nuova mentalità si crea con la formazione, ma anche con l'applicazione e la condivisione, perché alla fine il collaboratore deve essere interessato. Per essere interessato, deve essere parte attiva del progetto, non solo conoscerlo. […] E bisogna creare l'entusiasmo: se c'è l'entusiasmo, poi tutto diventa più semplice, altrimenti poi si torna alla retorica del “perché devo cambiare se ho fatto sempre così?”

L’AI non è solo uno strumento e non dobbiamo temerla come sostituzione. Anzi, l'aperto invito di Studio Cassone ai propri dipendenti nell’essere parte attiva di questo progetto è sintomo dell'investimento sulle persone. Questa è la filosofia delle aziende sveglie, che non sostituiscono ma fanno l’esatto opposto: abilitano le persone a convivere e soprattutto a migliorare il proprio lavoro, usando la creatività per adattare l’AI alle proprie esigenze. In questo senso, Pipeline con Studio Cassone ha fatto una formazione non passiva, del tipo “vi insegno Copilot”, ma attiva: “io vi aiuto a capire cosa può fare l’AI, voi andate alla vostra scrivania, individuate cosa automatizzare e tornate con le vostre idee”. Questa è veramente la chiave di volta del progetto.